April 15, 2013 (Repost)

 

NOTE:  the following is an Italian translation of the above titled article by Angelo of Itay.  As a dedicated Lightworker, his mission is to proclaim Truth to his people. 

His website is http://www.coachtoheaven.com

We honor him for his work.  ---PHB

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(NOTE:  English version follows the Italian translation)

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(Italian translation)

L’Arcangelo Gabriele parla della crocefissione

11/08/1989 – Arcangelo Gabriele  

Dopo la Sua condanna, Esu fu trattato nel modo più brutale che si possa immaginare. I suoi aguzzini, lo flagellarono e lo frustarono a tal  punto che tutto il suo corpo si mise a sanguinare copiosamente e il sangue colando, bagnò il selciato e la terra. Poi gli misero sulle spalle una pesante croce di legno affinché Egli stesso la portasse sul posto in cui lo avrebbero crocefisso e ucciso. La croce era molto pesante, e sotto il suo peso, Jmmanuel avanzava a fatica gemendo per il dolore. Il suo sangue si mischiava al suo sudore, mentre procedeva tra la massa della gente che inveiva contro di Lui. State sussultando a seguito di questo racconto? Non potete nemmeno immaginare la scena, e neppure il dono che vi fece quel giorno perché non avrebbe dovuto sopportare tutto questo, e ringraziatelo per la Sua disponibilità in quanto i Signori del Paradiso, incluso me, in quel momento avrebbero voluto incenerire la razza umana e disperderla nel vuoto cosmico.

Sotto il peso di quella pesante croce, il figlio mio collassò, (n.d.t.; Jmmanuel NON era figlio di Dio, come falsamente riportato nelle NON tanto sacre scritture, ma figlio dell’Arcangelo Gabriele), in quanto le sue forze lo abbandonarono. Uno straniero, Simone il Cireneo, che si trovava lungo il percorso, fu obbligato ad aiutare Jmmanuel a portare la croce. Lo fece con molta umiltà e di cuore, in quanto era tutto quello che potesse fare. Occorse parecchio tempo per raggiungere il luogo della crocefissione, denominato monte Golgota,  in quanto durante il tragitto, Jmmanuel venne insultato, deriso, picchiato e gli vennero gettate delle pietre addosso. Alcuni lungo il cammino, lo forzarono a bere del vino misto a fiele  mentre gli sputavano addosso. Quando ad un certo punto, si rifiutò di bere, lo picchiarono ancora più selvaggiamente e lo fecero bere con la forza.

Ah, quel giorno, fu un giorno in cui si sparse molto odio figli della Terra! L’usanza voleva che una persona venisse legata alla croce, ma non fu il caso per questo agnello di Dio. Lo forzarono a distendersi sulla croce, gli stesero a forza le membra, lo picchiarono e  poi gli conficcarono dei chiodi nelle mani e nei piedi. Gli conficcarono dei chiodi anche tra i tendini dei polsi affinché la carne non potesse staccarsi dai chiodi.

Dopo averlo inchiodato, misero la croce in posizione eretta dentro una profonda buca, affinché egli potesse venire di nuovo percosso e maltrattato dalla gente. Lo spogliarono nudo, e si divisero fra loro pezzi dei suoi vestiti, mentre lo deridevano per la sua tunica. Si misero a deridere la sua nudità, facendo anche volgari apprezzamenti sulla sua virilità. Quel giorno, non vi fu nulla di spregevole e degradante di cui l’uomo è capace, che non venne fatto nei suoi confronti.

Poi si misero a sedere e a sorvegliarlo, perché qualcuno avrebbe potuto venire e toglierlo dalla croce. Perché vedete, non c’è  modo di togliere un uomo dalla croce, se non deporre la croce per terra e liberarlo. Vennero crocefissi anche due assassini, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra. Quelli che gli stavano più vicini, lo bestemmiarono e lo derisero. Certo che voi umani, avete un grande senso dell’humor! Si misero a gridare e gli dissero : Dal momento che sei il Re della saggezza, perché non fai qualcosa per aiutarti. Visto che sei il figlio di un essere celestiale e hai un grande potere, perché non scendi dalla croce?”

Allo stesso  modo, anche gli Scriba del tempio, i Farisei ,gli alti prelati e i saggi del tempio, si misero anche loro a deriderlo e gli dissero “Tu sei capace di aiutare gli altri, ma non puoi aiutare te stesso, ma se lo farai, crederemo ai tuoi insegnamenti.”          VI SUONA FAMILIARE QUESTA FRASE? SE CI DARAI LE PROVE, ALLORA CI CREDEREMO! ???

Poi fecero altri commenti : “Confidava nella sua saggezza e nell’essere figlio dell’angelo Gabriele. Quindi, che la sua saggezza o l’angelo Gabriele, possa salvarlo, sempre se lo vuole!” FUI COSTRETTO A REPRIMERE LA MIA RABBIA, IN QUANTO QUELLO ERA IL DESTINO DI SANANDA, NON IL MIO. TUTTAVIA, LA MIA RABBIA, NON PASSO’ INOSSERVATA.

Il cielo si fece scuro e il sole venne oscurato ma non dalle nuvole, e un forte  temporale si scatenò su quelle terre, il che non era molto frequente in quella stagione. Mio figlio si mise a supplicare “ Ho sete, datemi qualcosa da bere.” Al che, uno dei soldati prese da un secchio una spugna, la imbevve di aceto, la infilzò su una lancia e la porse ad Jmmanuel affinché bevesse. Ma allora, cosa suggerì la folla presente? “Non dategli da bere, vediamo per quanto tempo può resistere in questo modo.” NON POTEVO SOPPORTARE OLTRE, E IL TUONO DELLA MIA VOCE, SI FECE SENTIRE IN QUEL LUOGO E JMMANUEL SI MISE DI NUOVO A GRIDARE SENZA CHE NESSUNO LO CAPISSE IN QUANTO LE SUE PAROLE SEMBRAVANO CONFUSE MENTRE PARLAVA CON ME. LA TERRA SI  MISE A TREMARE E A SPACCARSI COME IN UN TERREMOTO.  QUANDO IL FIGLIO MIO METTERA’ DI NUOVO PIEDE SU QUELLA TERRA,QUESTA SI SPACCHERA’ E CREERA’ UN ABISSO SENZA FINE DOVE UNA MOLTITUDINE DI PERSONE VERRA’ RICACCIATA, IN QUANTO QUESTA E’ LA TERRA DEL MALE…. PERCHE’ LA MIA RABBIA E’ INFINITA!

Il mio amato figlio, cadde riverso in avanti dal momento che assunsi su di me il suo dolore e il suo stato di coscienza. E quello che l’uomo fece quel giorno, in un tempo molto vicino, ricadrà su di lui, dal momento che quello che un uomo semina, raccoglie in misura ancora più grande. Pertanto, state molto attenti a ciò che seminate!   

Jmmanuel cadde in un coma profondo e sembrava che non respirasse, dal momento che ero io che respiravo per lui, e in lui, non vi era nessun  segno di vita. Quelli che lo stavano deridendo, pensarono che egli fosse morto. Un soldato prese la sua lancia, e la conficcò nel costato di Jmmanuel per sincerarsi che egli fosse morto. Dalla ferita, ne fuoriuscì del sangue misto ad acqua in quanto questo è ciò che succede ad una persona morta. Dal momento che il soldato ritenne che Jmmanuel fosse morto, a sua volta informò gli altri. Ne rimasero tutti attoniti, in quanto di norma, uno non moriva così rapidamente. Tuttavia, era un giorno così spaventoso, perché la terra ancora tremava, e il sole era coperto mentre la grandine cadeva dal cielo benché non ci fossero nubi e il cielo stesso era rosso, perché il colore della mia vibrazione è il rosso. Dio Aton si arrabbia? Oh miei cari, presto scoprirete quanto sia arrabbiato! VOI NON SIETE DIVERSI DA NOI; I CIELI VERSANO LACRIME  E RIBOLLONO QUANDO VOI SIETE NEI GUAI E FERITI. TUTTE LE VOSTRE AZIONI VENGONO ANNOTATE NEGLI APPOSITI REGISTRI, E DELLE QUALI RISPONDERETE QUANDO SARETE VOI STESSI A GIUDICARVI. TUTTE! GLI UOMINI PREGHERANNO AFFINCHE LA MORTE SOPRAGGIUNGA, MA NON GLI VERRA’ CONCESSA PERCHE’ DOVRANNO RISPONDERE DEI CRIMINI CHE HANNO COMMESSO NEI CONFRONTI DELLE LEGGI DELLA CREAZIONE.

Tra la follache assisteva alla scena da una certa distanza , vi erano anche delle donne e altri che erano dei seguaci di Jmmanuel che lo seguivano, e che erano giunti in Galilea per stare con lui. Tra loro, si trovavano Maria, la madre di Jmmanuel, oltre a Maria Maddalena e altri che avevano particolarmente a cuore questo pacifico essere di perfezione. Quando la folla se ne fu andata, si avvicinarono a lui, si inginocchiarono davanti alla croce e si misero a piangere amaramente in quanto anche loro credevano che Jmmanuel fosse morto

Tuttavia, tra loro c’era un uomo, GIUSEPPE D’ARIMATEA, che anch’egli era un seguace di Jmmanuel. Egli osservò Jmmanuel molto attentamente, e si accorse che si trovava in uno stato di coma profondo, in quanto io glielo avevo comunicato. Giuseppe non lo disse a nessuno. Andò in tutta fretta in città, dove incontrò Pilato e gli chiese di poter disporre del corpo di Jmmanuel per poterlo seppellire. Pilato ordinò che il corpo di Jmmanuel venisse consegnato a Giuseppe perché voleva che tutta la faccenda venisse chiusa al più presto.

In molti si unirono a Giuseppe per aiutarlo, e delicatamente tolsero Jmmanuel dalla croce. Poi Giuseppe avvolse Jmmanuel in un candido lenzuolo di puro lino che aveva preparato in precedenza, e che avrebbe per sempre conservato l’immagine del suoi corpo. (n,d.t,; La Sacra Sindone conservata nel duomo di Torino, è effettivamente il lenzuolo in cui fu avvolto il corpo di Jmmanuel). Successivamente, Giuseppe e le persone che stavano con lui, trasportarono il corpo di Jmmanuel a Gerusalemme attraverso un lungo viaggio, e lo misero nella tomba  scavata nella roccia che Giuseppe aveva preparato per se stesso, e che si trovava fuori le mura della città.

Infine, fece rotolare una pesante roccia davanti l’entrata della tomba, e si allontanò allo scopo di andare a prendere delle medicine per curare Jmmanuel. Ma l’entrata della tomba, venne posta sotto sorveglianza delle guardie affinché ne Maria, ne altri, potessero entravi e prelevarne il corpo. Giuseppe D’Arimatea, andò a cercare e trovò gli amici di Jmmanuel che erano giunti dall’India, e con loro ritornò alla tomba. Attraverso un passaggio segreto che fungeva da seconda entrata, raggiunsero Jmmanuel e lo curarono e nutrirono per tre giorni e tre notti, aiutandolo a rimettersi in sesto e facendogli ritrovare le sue forze.

La tomba, era sotto stretta sorveglianza, in quanto i sacerdoti e i Farisei, erano andati da Pilato dicendogli : “ Signore, abbiamo timore di quello che disse quel pazzo quando era ancora in vita, e cioè “dopo tre giorni e tre notti, io risorgerò perché non sarò morto, ma mi troverò solo in uno stato vegetativo”. Pertanto vi preghiamo di mantenere la guardia giorno e notte, affinché non ci siano sorprese ancora peggiori delle precedenti.  

Pilato fu più che disposto a soddisfare questa richiesta, perché questo evento era stato per lui fortemente stressante, e voleva mettersi tutto quanto al più presto alle spalle. Allora le guardie, si recarono alla tomba, e sigillarono la pesante roccia che era posta all’entrata. Tuttavia, essi non erano al corrente della seconda entrata, pertanto chi curava Jmmanuel, poteva andare e venire senza essere visto attraverso l’entrata segreta. Nel terzo giorno, Jmmanuel fu abbastanza forte da riuscire a stare in piedi da solo e a camminare.

Era passata la Pasqua, ed era trascorso il primo giorno della settimana, così’ come anche i tre giorni e le tre notti trascorsi i quali, Jmmanuel disse che sarebbe ritornato alla vita dopo la sua morte apparente. E sapete cosa : nel cielo si udì un fortissimo tuono, e una luce accecante discese dal cielo e si depose sulla terra non lontano dalla tomba. ERO VENUTO A RIPRENDERMI MIO FIGLIO.

MI DIRESSI ALLA TOMBA, E LE GUARDIE SI FECERO DA PARTE TERRORIZZATE, IO ALZAI LA MIA MANO CONTRO DI LORO, E LI COLPII CON UN LAMPO SIMILE AD UNA POTENTE SCARICA ELETTRICA. UNO DOPO L’ALTRO, CADDERO SCIOCCATI E RIMASERO INCOSCIENTI PER MOLTO TEMPO. POI MI DIRESSI  VERSO LA TOMBA FACENDO ROTOLARE VIA DALL’ENTRATA LA PESANTE ROCCIA. DISSI  A QUELLA DONNA BENEDETTA MADRE DI JMMANUEL, MARIA, E A MARIA MADDALENA, NON ABBIATE PAURA. SO CHE STATE CERCANDO JMMANUEL CHE FU CROCEFISSO PER CURARLO, E DISSI LORO CHE PERO’ LUI NON ERA PIU’ LI, E MOSTRAI LORO IL POSTO IN CUI JMMANUEL ERA STATO CURATO. ASPETTAI IN SEGUITO CHE MIO FIGLIO ARRIVASSE, E MI INTRATTENNI A PARLARE CON LUI IN QUANTO SIA IL MIO   DOLORE CHE LA MIA RABBIA, ERANO ANCORA MOLTO GRANDI. DISSI A QUELLE AMATE DONNE CHE ERANO RIMASTE A GUARDARCI, CHE JMMANUEL SAREBBE ANDATO IN GALILEA PRIMA DI LORO, E CHE LI LO AVREBBERO RITROVATO. ESSE FURONO PRESE DALLA CONFUSIONE, IN QUANTO LO CREDEVANO MORTO, E SI SENTIVANO DISORIENTATE DI FRONTE ALLA TOMBA VUOTA. DISSI LORO DI NON  CERCARE UNA PERSONA VIVA TRA QUELLE  MORTE, E DI ANDARE A INFORMARE I DISCEPOLI. LE MISI ANCHE IN GUARDIA DAL NON DIRLO A NESSUN ALTRO.

Loro non lo dissero a nessuno, ma le guardie, una volta rialzatesi, rimasero stupite da ciò che era successo, e si precipitarono in città per raccontare l’accaduto. Andarono dai saggi del concilio e dai sommi sacerdoti per riferire e decidere segretamente quale menzogna avrebbero raccontato alla gente. Essi diedero una ingente somma di denaro alle guardie per comprare il loro silenzio, e dissero loro di dire alla gente che i discepoli di Jmmanuel erano venuti durante la notte, e avevano trafugato il suo corpo. Le guardie presero i soldi, e fecero quanto era stato loro richiesto.

Maria e Maria Maddalena, se ne andarono, e fecero quello che avevo detto loro di fare, e ancora una volta, ricevettero la visita di un essere eterico che ritenevano fossi io. Maria si diresse verso “l’angelo custode” (un essere) vestito con un abito bianco e dall’aspetto radioso e cercò di prendere la sua mano. Ma egli si ritrasse spiegando che lui era diverso da loro e che il suo vestito di luce, gli serviva come protezione contro l’atmosfera terrestre e la contaminazione. 

Disse loro anche, che se avessero persistito e l’avessero toccato, sarebbero state divorate dal calore, in quanto egli era una forma di energia. Furono gentilmente pregate di andare avanti sulla loro strada e fare quello che gli era stato consigliato. Quando se ne furono andate, incontrarono Pietro e un altro discepolo e raccontarono loro quello che avevano ascoltato. Pietro e l’altro discepolo si precipitarono alla tomba, dove vi trovarono un altro discepolo che era già sul posto. Guardarono dentro e videro le fasciature e le lenzuola ben ripiegate per terra. Il primo discepolo, fu preso dalla paura, e non osò entrare nella tomba. Pietro prese coraggio, ed entrò nella tomba dove trovò tutto quello che i discepoli avevano visto, le bende e le lenzuola erano posate con cura per terra, e vi era pure il lenzuolo di lino con l’impronta del corpo di Jmmanuel. C’erano anche i balsami e le erbe assieme a delle statuine di gesso che all’apparenza erano molto strane e che Pietro non aveva mai visto prima. Dopo avere messo al sicuro quello che avevano trovato nella tomba, Pietro e gli altri due discepoli, se ne andarono e ritornarono in città per unirsi agli altri discepoli.

Per oggi abbiamo finito Dharma, perché dopo millenni, è difficile trasformare la finzione in fatti reali. OH SI, VOI CHE AVETE IL CORAGGIO DI SCRIVERE LA VERITA’, AVETE IL NOSTRO RISPETTO E SIETE PER NOI MOLTO CARI E NOI VEGLIEREMO SU DI VOI AFFINCHE’ NON ABBIATE NULLA DA TEMERE.

IO APPONGO SU QUESTA VERITA’ IL MIO SIGILLO, DI MODO CHE L’ UOMO POSSA VENIRNE A CONOSCENZA  E CHE LA STORIA VENGA RISCRITTA CON I FATTI CHE REALMENTE AVVENNERO, PERCHE’ LA TERRA HA GIA’ INIZIATO LA TRANSIZIONE NELLA QUINTA DIMENSIONE.

COSI’ SIA PERCHE’ COME STA SCRITTO NEI CIELI, COSI’ AVVERRA’ SULLA TERRA.  TUTTO QUELLO CHE E’ STATO PROFETIZZATO, DOVRA’ ACCADERE E QUESTO VUOL DIRE, CHE VOI CHE SIETE NELLA LUCE, SARETE AL SICURO SOTTO L’ALA PROTETTRICE DELLA NOSTRA LUCE, CONFERMO CHE QUESTE SONO PAROLE DI VERITA’ E CON QUESTE VI DO LA MIA SANTA BENEDIZIONE.

SONO L’ARCANGELO GABRIELE E APPARTENGO ALLA GERARCHIA DEI SACRI REGNI CELESTI, VENUTO A VOI NELLA LUCE DI DIO CREATORE, AFFINCHE’ POSSIATE SAPERE LA VERITA’ PER QUANTO RIGUARDO MIO FIGLIO SANANDA.

Originale in inglese : Phoenix Journal N*2 – Capitolo 16 – pagine 148 a 157

http://www.fourwinds10.net/journals/pdf/J002.pdf

Angelo Mazzocchi - http://www.coachtoheaven.com

 

(Englsih Version)

GABRIEL TELLS OF THE CRUCIFIXTION

Archangel Gabriel

March 28, 2013

REC #1   GABRIEL

THU., AUG 3, 1989    7:00 A.M.    YEAR 2, DAY 352

THU., AUG 3, 1989

GABRIEL  TELLS  OF  THE  CRUCIFIXION

 

I come this day that I might notarize mineself.  I AM GABRIEL OF THE ARCHANGELIC REALMS OF LIGHT.

 

I come in that it is easier to speak objectively as observer than as participant.  I am the bearer of the seed of the Christos unto thy place of density.  So I was in the beginning, so I shall be in the ending—Gabriel, who has shared with Earth man since the be­ginning of Earth man.  Mine seed has grown and passed his final initiation in the places of the Most High, Aton, Creator Source and ruler of the human races.  Aton, one with The Creation, birthed of The Creation.

 

Mine Light of Lights came not unto you two thousand years ago to bring peace unto a heinous land of evil.  He, now blessed with his earned label of Sananda, came forth as Immanuel, to show of man the way through truth and wisdom for thy place was dark and evil.  The beauteous son, Lucifer, had been cast forth from the Realms of Glory and order, unto the tiny planet of Earth that he might mend of his ways.  It was ordained that the Lighted One would come forth in the proper time to begin to reclaim the souls in punishment with the fallen Angel.  It made it not easier to fulfill the initiation and mission upon thy place.  Sananda has been many times since on thy surface to meet ye ones in physical embodiment.  To appear here and there that he might be remembered and ye might be reminded of his presence.  He has grown into his total inheritance and has ac­cepted the responsibilities thereof.  It is now come the time of evolvement wherein he shall come forth again to reclaim God’s Kingdom and return his peoples unto their rightful birthright in the Realms of Light.  YOU, DEAR ONES, SANANDA IS A SON WHOM I CHERISH AND REVERE ABOVE ALL OTHERS FOR HE HAS GROWN IN PERFECTION AND THE CREATION REFLECTS IN PURITY THAT WONDROUS PERFECTION.

 

Ye ones of Earth must now revise thy thinking patterns.  This beloved of beloved Christ Masters has undergone his final initia­tion and with it comes a new title, little ones.  Ye shall accept and know him as Sananda.  He is the Director of the New Dispensa­tion.  Ye have passed from under the old Law just as those of the ancient times of the Law of Moses passed into the newness with the birthing of Esu Jesus Immanuel.  Ye have reached thy own fulfill­ment of the prophecies and closing of a cycle of experience of a planet and its peoples.  These Laws have been in the revealing from some years of thy counting and few have accepted them.  It is now time that they come forth in mass projection that man can have access to intelligent choices about his soul placement.

Ask of no man his opinion—it opens the door for the sinister forces.  Keep your own counsel.  Seek the light and you shall find therein all which you have asked and that which you have sought.  If ye ask in the name of the Lighted Ones, ye shall receive thy truth and confirmation.  Mine son, Sananda, shall stand porter at the gate, that nothing enter into thy port, which is of darkness.  He shall also stand porter at the gate of the Universal dimensions that all men be counted in justice as measured by their Earth expe­riences.  Ye ones of Earth have forgotten thy Source.  Ye shall now be in thy remembering and for some who tarry, it shall be most un­pleasant.  I most unquestionably suggest you not deny this Libera­tor for this thy final opportunity to balance thine selves.  So as it is written it shall come to pass in thy time upon this place.  I, GABRIEL, PLACE MINE SEAL UPON THESE WORDS AND IT IS I WHO HOLDS THE TIME CLOCK IN MINE HAND.  SO BE IT FOR I HAVE SPOKEN.

 

Ye will pen now, Dharma, for I wish to tell you the truth about the crucifixion in brief detail.  There will be a time when it is more fully brought unto you for you ones do not yet understand the thought of God transference and manifestation—the illusion under which ye all function.  Let us speak of that which transpired and the scripting truth therein.  There are some ones of thy human peo­ples who will be given credit for that which they did at that time and this will be a format for so doing.

 

After Esu’s condemnation he was most brutally treated.  They, his adjudgers, bludgeoned and scourged his body until his life blood flowed upon the floors and ground.  They placed upon his shoulders a heavy cross of wood, so that he would carry this great burden himself to the place of his death.  The cross was heavy and Jm­manuel  writhed and moaned under his burden.  His blood mixed with his sweat and was an evil mass.  Ye ones flinch?  Ye cannot be in the imagining of the scene nor of the gift he gave unto you that day, for he did not have to bear this burden and thank him for his willingness for the Lords of Heaven, including mineself, desired to smite the human races into the void.

 

My child, Jmmanuel, collapsed under the heavy burden, for his strength left him.  A stranger came along the path, named Simon of Cyrenea, and he was forced to help carry the cross.  He bore it humbly and gladly for it was all he could do. 

 

It took long to reach the place called Golgotha for the path there was difficult because he was mocked and beaten and stones were cast forth upon him.  Those along the path forced wine mixed with gall taken from animals, into his mouth and spat upon him.  When he re­fused to drink of the potions, they beat him more and forced it into his mouth.

 

Ah, it was a hateful lot that day, children of Earth.  It was the custom to bind a person onto the cross with strapping but not so for this lamb of God.  They forced him down on the cross, stretch­ing his limbs and beating him and they nailed his hands and his feet onto the wood.  They placed the nails also through his wrist tendons whereby the nails would not pull away through the flesh.

 

After they impaled him upon the cross and put the cross upright into the posthole prepared, letting it fall the depth of the hole that he might be jostled and jolted, they stripped him naked and shared his clothing among themselves and cast a lot for his robes of mockery.  They laughed at his nakedness and spake vulgar jokes about his maleness.  There was no degradation or debasement left unutilized that day.

 

They sat and watched him lest someone would come and take down the cross.  For you see, there is no way to get a man from a cross ex­cept to take it down and lay it out.  It takes many men to lift a body and cross up from a hole and lay it down so it is usually left to fall.  Elsewise a scaffolding would be built upon which to stand.

 

Two murderers were crucified with him, one to his right and one to his left.

 

Those who were around him, blasphemed him and mocked him and laughed at him.  Great sense of humor, ye ones of earth!  They screamed and said,  “Since you are the king of wisdom, help your­self.  Since you are the son of a celestial son and have great strength, why do you not get off the cross?”

 

Likewise did the Scribes from the temple and the Pharisees, the high priests and elders of the people mock him, and they said, “You helped others, but you can not help yourself.  Since you are a king of wisdom, get down from the cross and help yourself.  And if you do that, we will believe in your teachings.”   DOES THIS SOUND A BIT FAMILIAR TO YE ONES?  “IF YE WILL BUT PROVE UNTO US, THEN WE WILL BELIEVE!” ??? 

 

Further, they chided, “He trusted in his wisdom in being the son of the angel, Gabriel,  Thus, may his wisdom or the angel, Gabriel, save him if he wants to.”  BUT I WAS CONSTRAINED TO HOLD MINE WRATH FOR IT WAS TO BE SANANDA’S PATH; NOT MINE.  BUT MINE WRATH DID NOT GO UNNOTED.

 

The sky became darkened and the sun was covered over but not by clouds, and a great storm arose across the land, which did not hap­pen often in that time of cycle.

 

Mine son cried out; “I thirst, give me something to drink.”  And thereupon, one of them went, took a sponge from a pail, filled it with vinegar, put it on a pole, and gave it to him to drink.  And then what did the kind ones in the crowd offer?  “Do not give him more to drink.  Let us see for how long he can bear this.”  I WOULD BEAR NO MORE.  AND THE THUNDER OF MINE VOICE ROLLED UPON THAT PLACE AND JMMANUEL CRIED OUT AGAIN, BUT NOBODY UNDERSTOOD HIM, FOR HIS SPEECH SEEMED CONFUSED AS HE CONVERSED WITH ME.  THE WHOLE OF THE LAND TREMBLED AND THE EARTH QUAKED.  WHEN MINE SON SETS HIS FOOT AGAIN ON THAT PLACE THE EARTH WILL SPLIT IN A CHASM OF SUCH DEPTH IT WILL HAVE NO BOTTOM AND THE MULTITUDES WILL BE CAST WITHIN FOR IT IS THE LAND OF EVIL.  FOR MINE WRATH IS UNBOUNDED!

Mine beloved’s head fell forward for I took his pain and conscious­ness unto mineself and that which man did that day shall be visited upon him in return in a day of nearness.  For that which a man sends forth, returns unto him in increased measure.  Be most care­ful of that which ye sow.

 

Jmmanuel fell into a deep coma from which there appeared no breath for I breathed for him, nor was their motion of any sign from his physicalness.  The cruel mockers thought him dead.  A soldier took his lance and pierced his loins to see whether or not Jmmanuel was dead.  From the wound came blood mixed with water as is the case in a person who is dead or half dead from blood stagnation in a hang­ing stance.  Since the soldier was sure Jmmanuel was dead he in­formed the other thereof.  They were all astonished, for it was most unusual that one crucified would die so quickly.  However, it had been a most dreadful day and the earth still shook and tremored and the sun was still covered and hail came from the sky where there were no clouds and the sky was red with mine fury, for red is mine ray of vibration.  God Aton, angry?  Oh ones, ye shall soon be in the finding out just how angry!  YE ONES OF OURS ARE NO DIFFERENT; THE HEAVENS WEEP AND BOIL WHEN YE ARE TROUBLED AND INJURED.  ALL IS MARKED INTO THE RECORDS UPON WHICH MAN WILL STAND IN JUDGE OF SELF.  ALL!  MAN WILL PRAY FOR DEATH AND IT WILL NOT BE GRANTED UNTO HIM FOR HE WILL FACE HIS CRIMES AGAINST THE LAWS OF CREATION.

 

Within the crowd were also women and others who watched from the distance, for they were followers of Jmmanuel and had served him, and they had come unto Galilee to stand with him.  Among them was Mary, the mother of Jmmanuel, and Mary Magdalene, and others who cared greatly for this peaceful man of perfection.

 

When the mass of people went away, they came to him, knelt before the cross and cried bitterly, for they too thought Jmmanuel dead.

 

However, among them was one man, JOSEPH OF ARIMATHEA, who was also a follower of Jmmanuel.  He watched Jmmanuel closely and knew Jm­manuel was only deeply comatose for I spoke unto him.  He told no one.  He went quickly into the city and to Pilate and asked for the body of Jmmanuel so that he could bury him.  Pilate ordered that Jmmanuel’s body was to be turned over to Joseph for he wanted the entire circumstance quieted.

 

Many then came with Joseph and they gently took Jmmanuel off the cross, and Joseph wrapped the body into a pure flaxen shroud which he had prepared prior and which would ultimately reflect the image of Jmmanuel.  Then Joseph, and those with him, carried the body of Jmmanuel the long way to Jerusalem and placed him outside of the city into his own tomb, which he had cut into a rock for his own burial place.

 

He then had rolled a large rounded rock in front of the door of the tomb and went away, in order to obtain some medicine in order to nurse Jmmanuel.  But the entrance was put under guard by soldiers and Jmmanuel’s mother, Mary, lest anyone go in and steal the body.

 

Joseph of Arimathea searched, and found, Jmmanuel’s friends from India and went back with them to the tomb; they went to Jmmanuel through a second entrance, which was a secret passage, and nursed him for three days and three nights, so that he was soon somewhat recovered that he would have strength restored.

 

The tomb remained in guarded state for the priests and the Phar­isees had gone to Pilate saying, “Lord, we considered what this crazy man said when he was still alive, `I shall return after three days and three nights and rise, for I shall only be in a languor.’  Therefore, please continue the guard for the full time lest the last deception may not be worse than the first ones.”

 

Pilate was most willing to grant such a request for the incident was most distressing to him and he wanted it all behind him.  The soldiers then went to the tomb and sealed the rock which had been placed in the opening.  They knew not, however, of the second open­ing so assistants could go and come from the secret entrance with­out being seen.  On the third day Jmmanuel was strong enough to stand and walk.

 

Easter was past and the first day of the week had come and three days and nights had also passed after which Jmmanuel had said that he would live again after his apparent death.

 

And behold, a great thunder arose in the air and a radiant light came down from the sky and landed, not far from the tomb, on the earth.  I HAD COME TO CLAIM MINE SON.

 

I WENT TO THE TOMB, AND THE SOLDIERS MOVED ASIDE FOR THEY WERE TER­RIFIED BUT I RAISED MY HAND AGAINST THEM AND STRUCK THEM WITH LIGHTNING CURRENTS, ONE FOLLOWING ANOTHER.  THEY WERE STUNNED AND FELL TO THE GROUND AND WERE UNCONSCIOUS FOR A LONG TIME.  THEN I WENT TO THE TOMB, ROLLED THE STONE AWAY FROM THE DOOR AND SAID TO BLESSED MARY, MOTHER OF JMMANUEL, AND MARY MAGDALENE, TO NOT BE AFRAID.  I KNOW THAT YOU ARE SEEKING AND TENDING OF JMMANUEL WHO WAS CRUCIFIED.  BUT I TOLD THEM HE WAS NOT THERE FOR HE LIVED AND I SHOWED UNTO THEM THE PLACE WHERE HE HAD LAIN.  I WAITED UPON MINE SON AND COUNSELED WITH HIM FOR MINE PAIN AND ANGER WERE STILL MOST GREAT.  I TOLD THESE BELOVED ONES WHO STOOD WATCH THAT JMMANUEL WOULD WALK BEFORE THEM TO GALILEE, AND THERE THEY WOULD SEE HIM.  THEY WERE FILLED WITH CONFUSION FOR THEY THOUGHT HIM DEAD AND WERE DISTRESSED AT THE EMPTY TOMB.  I TOLD THEM TO LOOK NOT FOR THE LIV­ING AMONG THE DEAD AND TO GO FORTH TO TELL THE DISCIPLES.  I WARNED THEM TO TELL NONE OTHER.

 

They told no other but the soldiers roused and were surprised at what had happened and left hurriedly to go into the city and spread the news of what happened.  They came to the high priests and the elders of the council to have a secret meeting, so that they would know what to lie unto the people.

 

The soldiers were given a large sum of money to keep them silent and were told to tell the people that Jmmanuel’s disciples had come at night and had taken his body.  The soldiers took the money and did as requested.

 

Mary and Mary Magdalene went away and did as I had told them and again they were visited by an etheric being they considered to be me.  Mary went to the “guardian angel” (being) who wore a brilliant white garment and was radiant in aspect and reached forth to grasp his hand.  But he stepped back and explained that he was different in kind than them and his garment was a protection against the world atmosphere and contamination.  He further told them that if they persisted and touched him, they would be consumed by fire for he was energy form.  They were gently told to go their way and do as instructed.

 

As they went their way they met Peter and another disciple, and told them what had transpired.  Peter and the other disciple rushed to the tomb and found another of the disciples already there.  They looked within and saw the shrouds, neatly lying on the ground, and the first disciple was filled with fear and did not wish to go within the tomb.  Peter came forth and went into the tomb and found everything like the disciple had seen, the shrouds were carefully folded and placed on the ground, also there was the shroud which now bore the imprint of Jmmanuel’s features and body.  Also there were the salves and herbs along with some figures of clay which were quite strange in appearance, the men never having seen such before.  Peter and the other two disciples left the tomb after tending the remnants in security and returned to the city to gather with the remaining disciples.

 

Dharma, it is quite enough for you this day, chela, for truth is difficult after thousands of years, to change from fiction into fact.  YE ONES WHO DARE TO SCRIBE OF TRUTH ARE REVERED AND CHER­ISHED AND WE WILL STAND GUARD OF THEE THAT YE FEAR NOT.

 

I PLACE MINE SEAL UPON THIS TRUTH THAT MAN MAY COME TO KNOW.  THE RECORDS WILL BE SET TO RIGHT THAT THE HISTORY SHOW ACCURATELY FOR YE ARE IN THY BEGINNING TIMES.  SO BE IT FOR AS IT IS WRITTEN IN THE HEAVENS SO SHALL IT COME TO PASS UPON THY PLACE.  ALL THOSE THINGS OF THE PROPHECIES WILL BE IN THE PASSING AND THIS IS THAT YE ONES OF LIGHT SHALL BE IN THE SAFETY OF OUR WINGS OF LIGHT.  I SANCTION THESE WORDS IN TRUTH AND I HEREBY PLACE MINE HOLY BENEDICTION.

 

I AM THAT I AM, I AM GABRIEL

OF THE HIERARCHY OF THE HOLY LIGHTED ANGELIC REALMS

COME FORTH THAT YE KNOW OF MINE SON, SANANDA, IN THE LIGHT OF

THE ONE GOD OF THE CREATION.

 

http://www.fourwinds10.net/journals/pdf/J002.pdf

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