Reposted April 1, 2013

NOTE:  the following is an Italian translation of the above titled article by Angelo of Itay.  As a dedicated Lightworker, his mission is to proclaim Truth to his people. 

His website is http://www.coachtoheaven.com

We honor him for his work.  ---PHB

 

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(NOTE:  English version follows the Italian translation)

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(Italian translation

 

SIAMO FIGLI DELLE FALSITA’ : SAUL / S.PAOLO

Aggiornato il 22 Marzo , 2013

Saul, (San Paolo), nacque sul finire del secolo di 2000 anni orsono in Galilea. La Galilea si trovava nell’estrema parte est del Mar Mediterraneo tra la Siria e il Mare di Galilea. A sud, si trovava la Giudea, mentre la Batanea e Decapolis, si trovavano a est. A quei tempi, tutti questi territori si trovavano sotto il controllo dell’impero romano, e Roma esercitava un discreto ma attento controllo dei territori conquistati, attraverso dei Re fantocci che erano stati messi a capo di quei territori, e che erano asserviti a Roma.

Saul era un uomo colto e benché fosse nato in Galilea, era stato formato e fortemente influenzato dalla cultura romana.  Lui e la sua famiglia, erano dei Farisei molto noti. Saul parlava diverse lingue tra le quali il Latino, la lingua “dell’impero”. Da giovane, divenne un soldato romano e grazie alla sua nazionalità, fu dislocato a Gerusalemme come persona chiave e con il doppio ruolo di capire e controllare i nativi di quella città. Saul e le sue truppe, seguivano molto attentamente gli sviluppi del “cristianesimo” al cui comando in Giudea e in Galilea, si trovava Esu (Gesù) Immanuel.   

Esu Immanel, era nato in Giudea, ma tra i suoi discepoli che gli erano molto vicini e che lo aiutavano, ve n’erano molti nati in Galilea. Uno tra questi discepoli, “Giuda Iscariota”, (Ischarioth), andava contri gli insegnamenti di Immanuel cercando di perseguire solo i propri desideri. Chiedeva in segreto a chi seguiva ed ascoltava Immanuel, oro, argento e soldi che metteva nella sua borsa, per permettersi una vita di ozio e piaceri. Giuda Ihariota (Iharioth), che era figlio del Fariseo Simeone, si accorse di ciò che faceva Giuda e ne informò Immanuel nella speranza di essere ben ripagato. Immanuel lo ringraziò per l’informazione, ma non gli diede nemmeno un soldo. Essendo un uomo avido di ricchezze, oro e soldi, Giuda Ihariota si arrabbiò moltissimo e meditò di vendicarsi.

Saul era amico di Simeone Ihariota, e quando apprese dell’accaduto tra Giuda, il figlio di Simeone e Immanuel, elaborò un piano per rubare le pergamene che contenevano gli insegnamenti di Esu Immanuel, e che erano state scritte e custodite da Giuda Iscariota. Per il furto delle pergamene Giuda Ihariota venne ripagato con 70 monete d’argento, e con altri 30 denari per identificare Esu Immanuel nella notte della sua cattura. Per riconoscere Esu Immanuel, e come segno di presa in giro del suo nemico, Giuda gli avrebbe dato un bacio sulla guancia. Saul era personalmente il responsabile del piano, e diede il suo apporto alla cattura, all’arresto, al processo e alla crocifissione di Esu Immanuel. In questo modo, Saul credeva veramente che il leader “del cristianesimo”, sarebbe stato annientato per sempre. Come Esu Immanuel Sananda, disse anni dopo, Saul fu il suo più grande nemico durante la sua vita e perfino in tutta la storia a seguire fino ai giorni nostri. Lasciate che vi spieghi come questo avvenne.

Lo scopo di Saul, fu di venire a conoscenza di qualsiasi dottrina o nuovi insegnamenti o nuove idee che potessero mettere in discussione il potere di Roma sui popoli conquistati. Per fare questo, Saul lavorò in stretta collaborazione con i leader di quei tempi, i Farisei. I Farisei erano il potere dominante che aveva il controllo economico e religioso di tutte quelle terre. Per immedesimarsi con quei leader e allo scopo di raccogliere le informazioni che gli servivano, si unì a loro. Essendo un cittadino e un soldato romano, Saul godeva del potere internazionale sulle genti di quelle terre, oltre ad esercitare il potere locale che come Fariseo, aveva sugli abitanti della Galilea e della Giudea.

Grazie a questa doppia autorità, i farisei si servirono di Saul a proprio vantaggio. A Saul venne chiesto di mettersi in tutta fretta contro Esu Immanuel ed ai suoi discepoli che insegnavano la Verità alla gente. Egli si trasferì in diverse città alla loro caccia, allo scopo di farli arrestare o di ucciderli. Nel suo cammino verso Damasco, durante una notte venne affrontato da Esu e venne accecato da una intensissima luce provocata da agenti chimici che Esu aveva preparato per spaventare Saul. Saul ne fu veramente terrorizzato, e per tre giorni mentre si trovava a Damasco, non riuscì ne a vedere ne a parlare. Nel frattempo, Esu fuggì in India. Tre giorni dopo, Simone, uno dei discepoli di Esu, guarì Saul che ritrovò la vista e la parola, e che lo esortò a seguire la Verità.

In seguito a questa strana esperienza, benché egli non fosse mai stato un seguace o un discepolo di Esu, Saul convinse gli altri di essere uno dei “discepoli” dell’Insegnante e  Maestro, Esu. Saul cambiò prontamente il suo nome e si fece chiamare Paolo per non essere riconosciuto come disertore dell’esercito romano e per ingannare altri discepoli di Esu che erano stati suoi nemici. Benché potesse disporre delle pergamene originali rubate a Giuda Iscariota, Paolo distorse gli insegnamenti della Verità che erano stati trasmessi da Esu, in quanto egli non aveva personalmente assistito alle Sue spiegazioni, ed aveva le idee confuse a tal proposito. Questo fece in modo che negli anni a venire, gli insegnamenti di Esu, vennero mal compresi e male interpretatati. Paolo si mise a viaggiare da un posto all’altro proclamando gli insegnamenti di Esu, e persino i suoi più stretti seguaci caddero nell’inganno credendo a quello che questo “nuovo missionario” insegnava.

Grazie all’aiuto finanziario dei suoi amici di Gerusalemme, Paolo riuscì ad organizzare il suo primo “ percorso missionario” allo scopo di insegnare la sua versione distorta dei nuovi insegnamenti di Esu riguardanti la “Verità”. Nel corso della sua vita, Paolo portò a termine tre grandi missioni attraversando tutti i paesi che confinavano ad est e a nord est del Mediterraneo spingendosi fino all’Italia. Ovunque Paolo si fermasse nel suo percorso di missionario, egli creava dei gruppi di credenti che denominò chiese. Le chiese più conosciute a quei tempi erano quelle di Gerusalemme, Salonicco, Efeso, Antioco, Corinto, Colosse, Filippi, Galazia, Atene e Roma.

Cambiò il nome di Esu Immanuel rinominandolo Gesù Cristo per dare ad Esu lo status di divinità, di colui che è benedetto dal Signore, o il Figlio di Dio. Insegnò le falsità che oggi possiamo trovare nel “Libro di Satana”, o più comunemente conosciuto con il nome di    “Sacra Bibbia”. Paolo si guardò bene dal citare molte delle Leggi di Dio. Insegnò a sfuggire dalle proprie responsabilità personali, facendo credere che l’uomo sarebbe stato salvato e perdonato per i suoi peccati, nel nome del “Figlio di Dio”, che pagò con la propria vita per riscattare l’umanità dai propri peccati. Il concetto del ritorno di “Gesù Cristo” che tornerà per salvare l’umanità, e verrà “portata in cielo” su dei carri guidati dagli Angeli, e dove gli uomini troveranno il paradiso potendo vivere felicemente per sempre, fu probabilmente opera di Paolo. Le falsità contenute negli scritti di Paolo furono così largamente credute, che nel Concilio di Nicea del 323 AD, i Farisei ne introdussero molte di loro nella “Bibbia Canonizzata” in quel tempo. Alcuni di questi scritti, sono oggi conosciuti sotto il nome di “Lettere di Paolo ” ai Romani, ai Corinzi, , agli Efesini, ai Colossesi, ai Filippesi, ai Galati e ai Tessalonicesi.  Questi scritti, erano delle lettere contenenti le istruzioni “per le chiese” che Paolo aveva fondato nei vari luoghi durante i suoi viaggi missionari.

Paolo ha lasciato molti scritti sulle persecuzioni e i processi subiti in quegli anni come missionario. Per molte volte, fu picchiato, arrestato e imprigionato. Lui ed i suoi seguaci, vennero cacciati e lapidati numerose volte. Alla fine, giunto a Roma, Paolo venne arrestato e imprigionato dove morì quasi cieco trovandosi agli arresti domiciliari. Nel leggere tutte queste traversie sulla vita di Paolo, il lettore potrebbe essere spinto a provare pena per lui e rabbia nei confronti dei suoi persecutori. Tutto questo fa parte delle Menzogne riguardo S.Paolo.

La vera Verità, è che Paolo/Saul, era un Fariseo più noti oggi come  khazari Sionisti, la cui filosofia e stile di vita, non sono mai cambiati fin dai loro inizi. Essi sono dei malefici Controllori Satanici. Costituiscono un gruppo politico e non religioso, “Ebrei”, come da loro professato. Oggi sono noti con l’appellativo di Ebrei Sionisti. Essi sfruttano qualsiasi e ogni persona per i propri scopi come stabilito nel Protocollo dei Savi di Sion, e Paolo non faceva nessuna eccezione. Paolo venne perseguitato perché infranse delle leggi della Roma di quel tempo. Era un omosessuale e predicava che le donne erano inferiori agli uomini e che dovevano essere loro servitrici. Insegnò dei rituali di adorazione. Il “bere” il sangue e il mangiare “il corpo di cristo”, non sono altro che dei rituali di culto satanico. Questo non è altro che vampirismo e cannibalismo nella sua più alta espressione!  Paolo venne poi disprezzato e trattato con sdegno per le sue idee e le sue azioni.

In una data comunità, i Farisei Khazari Sionisti, si impossessavano molto rapidamente del controllo del governo e dell’economia locale, e nel corso della storia, hanno costituito delle élites di banchieri, avvocati, giudici, dottori, uomini politici, imprenditori, insegnanti, leader religiosi che ritroviamo al giorno d’oggi. Il loro obiettivo è il controllo, controllare ogni cosa. Il loro scopo è stabilire Un Solo Ordine Mondiale, e non è difficile capire perché Paolo ed i suoi seguaci “cristiani”, incontrarono una feroce opposizione allora così come oggigiorno. I loro scopi Satanici spinti dal proprio ego, dall’avidità e dal potere, vennero rifiutati dalle persone perbene altolocate e perfino dai comuni cittadini. Paolo era considerato alla stregua della  marmaglia, e qualcuno da temere.   

Paolo non fece nessun  miracolo, ne tantomeno guarì dei malati. La leggenda che Paolo e Sila riuscirono a fuggire dalla prigione a seguito di un terremoto, e che i carcerieri Filippesi si convertirono “al cristianesimo”, è una menzogna, una montatura trasformata in Verità. Paolo era un parassita che viveva alle spalle della gente come una sanguisuga! Diffuse il suo culto spazzatura ovunque, come un grande cancro. Molte persone dall’animo maligno lo ascoltarono e credettero alle sue menzogne. Come conseguenza, i seguaci di Paolo si moltiplicarono e nei 2.000 anni successivi, questa dottrina ha pervaso tutto il globo.

La storia, racconta delle terribili persecuzioni dei “Cristiani”, come quelle avvenute a Roma sotto l’impero di Nerone. All’epoca, molti cristiani per sopravvivere, si nascondevano nelle catacombe sotto la città, così almeno ci è stato raccontato. La verità, è che le catacombe erano usate come luogo segreto per la celebrazione dei loro riti satanici dove persone venivano sacrificate e il loro sangue bevuto dagli adoratori di Satana. Adesso si capisce molto facilmente perché questi “cristiani”, a quel tempo vennero perseguitati!

Questo non vuole dire che non ci fossero anche persone che seguivano gli insegnamenti del Cristo, e che sono state ferocemente perseguitate. La Verità, provoca sempre una grande rabbia. nei seguaci di Satana. Il sentiero di chi Professa la Verità non è mai facile. Il punto che qui occorre opportunamente chiarire, è che Paolo/Saul non è mai stato un puro Portatore della Verità. Egli distorse la Verità e una moltitudine di persone è stata ingannata dalle sue falsità. In verità, fu un “messaggero di falsità”! Distorcendo le parole  dell’Insegnante Maestro, fece in modo che le masse non trovassero la Verità. Paolo scelse di dedicare la sua vita alle forze dell’Oscurità. Nel fare questo, venne usato dai Farisei Sionisti, e rese un grandissimo  servigio al suo maestro, Satana. Grazie a questi servigi, si è guadagnato un posto d’onore nel “Libro della Guerra” di Satana, e nel cuore dei suoi seguaci, ovvero La Congregazione della Fratellanza dell’Oscurità. Sananda affermava il Vero quando diceva, che Paolo fu effettivamente “il Suo più grande nemico”!

Originale in inglese : Phoenix Journal N°2 :And They Called His Name Immanuel: I Am Sananda, pagine. 124-125 e. 164-165.http://www.fourwinds10.com/journals/html/J002.html

Angelo Mazzocchi:  http://www.coachtoheaven.com

 

(English Translation)

 

PEOPLE OF THE LIE:  SAUL/PAUL

Patrick H. Bellringer

March 22, 2013

Saul was born around the turn of the century 2000 years ago in the country of Galilee.  Galilee lay at the eastern end of the Mediterranean Sea between Syria and the Sea of Galilee.  Judea joined it on the south, and Batanea and Decapolis on the east.  At that time these countries were under the rule of the Roman Empire.  Rome, very nicely, controlled all of her acquired territory by using native puppet Kings, who were subservient to Rome.

Saul was well educated and highly trained as a Roman citizen, though he was a Galilean by birth. He and his family were well known Pharisees.  He spoke several languages as well as Latin, the language of the "empire". Early in his life he became a Roman soldier, and because of his nationality, he was placed in Jerusalem as a key person to both understand and help control the native people.  Saul and his Roman troops closely followed the developments of the "christian cult" led by Esu (Jesus) Immanuel in Judea and Galilee.

Esu Immanuel was a Judean, but he had several close disciples, who assisted him in his work, who were all Galileans.  One, "Judas Ischarioth had become disloyal to the teaching of Immanuel and he followed only his desires. He secretly gathered up among the listeners of Immanuel gold, silver and copper in his money bag, so that he could idly indulge in his life style." Juda Iharioth, whose father was Simeon Iharioth the Pharisee, observed what Judas was doing and informed Esu Immanuel of this, hoping to be paid well for this information. "Immanuel thanked him but did not pay him." Being a man of greed for gold, silver and other possessions, Juda Iharioth became very angry and sought revenge.

Saul was a friend of Simeon Iharioth, and when Saul learned of this incident between Simeon’s son, Juda and Esu Immanuel, he arranged for the theft of the scrolls of the teachings of Esu, which had been written and kept by Judas Ischarioth.  Juda Iharioth was paid 70 pieces of silver to steal the writings and another 30 pieces of silver to identify Esu Immanuel at night at his capture with a kiss---a sign of mockery to his enemy. Saul was personally responsible for the plan and gave assistance in the capture, arrest, trial and crucifixion of Esu Immanuel. Saul truly believed that the "christian cult" leader, Esu Immanuel, had been destroyed forever. As Esu Immanuel Sananda said years later, Saul was his greatest enemy during his life and even through all of history down to this present day.  Let me explain how this came to be.

Saul made it his business to know about any cult or new teaching or idea that might challenge the rule of Rome over the people. To do this Saul worked very closely with the religious leaders of the day, the Pharisees. The Pharisees were the dominant force controlling the economy and religious thought of the area. To identify with these leaders and to gather the information he needed, he joined their ranks. As a Roman citizen and soldier he held international power over people, and as a Pharisee he held local power over the Galileans and Judeans.

With this blending of authority the Pharisees used Saul to their advantage. Saul was encouraged to move swiftly against Esu Immanuel and his followers, who taught Truth to the people. He traveled to various cities to hunt them down and to arrest or to kill them. On his way to Damascus he was confronted at night by Esu and blinded by a light of burning chemicals which Esu had made to scare Saul. Saul was truly frightened. He could not see or speak for three days in Damascus, during which time Esu Immanuel escaped to India. Three days later, Simon, one of Esu's followers, restored Saul's sight and speech and challenged him to follow Truth.

Through this strange experience, though he had never been a follower and disciple of Esu, Saul convinced others that he was now a "disciple" of the Master Teacher, Esu.  Saul promptly changed his name to Paul to disguise himself as a deserter from the Roman army, and to fool other disciples of Esu, who had been his enemies. Though he had access to Esu's original scrolls stolen from Judas Ischarioth, Paul twisted these teachings of Truth because he was confused and had not listened closely to Esu’s explanations. This resulted in much mis-interpretation and mis-understanding of Esu Immanuel's teaching over the succeeding years. Paul began traveling from place to place, proclaiming the teachings of Esu. Even Esu's closest followers were fooled into believing what the "new missionary" taught.

Through financial assistance of his friends in Jerusalem, Paul set out on his first "missionary" journey, teaching his twisted version of Esu's new teachings of "truth". During his life he made three major missionary journeys through the countries bordering the east and north shores of the Mediterranean Sea, even as far east as Italy. Everywhere he traveled, Paul established groups of believers he called churches. Those more commonly known churches were Jerusalem, Ephesus, Antioch, Corinth, Colassae, Thessalonica, Philippi, Laodicea, Galatia, Athens, and Rome.

He changed Esu Immanuel's name to Jesus Christ to give Esu the status of deity, of the anointed one, or God's Son. He taught the lies about Esu that one finds today in  "Satan’s War Book", or more commonly called the "Holy Bible". He avoided many of the Laws of God. He taught the escaping of personal responsibility by believing in salvation from one's sins by "God's Son" dying as a ransom for one’s sins. The idea of a "rapture" probably began with Paul, the waiting for "Jesus Christ" to return in the clouds and the snatching up of his faithful believers and taking them to "heaven" to live happily ever after. Paul's writings of lies were so widely accepted that by 323 AD at the Council of Nicea, the Pharisees placed many of them into the "Cannonized Bible" of the day. Some of these writings today are known as Romans, I and II Corinthians, Galatians, Ephesians, Philippians, Colossians, and I and II Thessalonians. These writings were letters of instructions to the "churches" which Paul had established at various locations during his missionary travels.

Paul tells much about his persecutions and trials during these missionary years. He was beaten, arrested, and placed in prison many times. He and his followers were run out of town and stoned many times. Finally, in Rome Paul was arrested and put into prison. He died in Rome nearly blind and while under house arrest. While reading these tales of Paul's travels the reader is enticed to feel sorry for Paul and angry at his persecutors. This is all part of the Lie.

The Truth of the matter is that Paul/Saul was a Pharisee, known today as a Khazarian Zionist. From the beginning of time their philosophy and life-style has never changed. They are evil Satanic controllers. They are a political group, not a religious group of "Jews" as they proclaim.  They are known as Zionist Jews today.  They use anyone and everyone for their purposes as set forth in the Protocols of Zion. Paul was no exception. Paul was persecuted because he broke Roman law. He was a homosexual. He taught that women were not equal to men, but were to be subservient to them. He taught ritual worship. The "drinking of the blood and the eating of the body of Jesus Christ" is nothing more than Satanic cult worship. "This is vampirism and cannibalism at best!" Paul was despised for his evil ideas and actions.

The Pharisee Khazarian Zionists always work quickly in a community to control the local economy and government, and throughout history they have established themselves as the elite; the bankers, lawyers, judges, doctors, politicians, businessmen, teachers, and religious leaders of the day. Their goal is control, and to control everything. Their goal is a One World Order. It is no wonder that Paul and his "christian" followers met with opposition in his day, and in every day. Their Satanic goals of ego, power and greed were repulsive to good people and even to the common citizenry. Paul was seen as a rabble rouser and someone to be feared.

Paul did no miracles. Paul did no healing. The account of Paul and Silas being released from prison by an earthquake and the Phillipian jailer converted to "Christianity" is a lie---a fabrication believed to be Truth. Paul was a parasite who lived off the people like a leach! He spread his cult garbage every where like a great cancer. Many evil people listened and believed his lies. Consequently, his followers multiplied, and in the 2000 years that followed, this cult has encircled the globe.

History records the great "Christian" persecutions such as that in Rome happening under the command of Emperor Nero. Many "Christians" lived in the catacombs under the city in order to survive---or so we are told. The truth is that the catacombs were used as secret places to conduct their Satanic cult rituals of human sacrifices and blood worship. It is of little wonder that these "christians" under-went great persecution in their day.

This is not to belittle the fact that there are those who have walked the path of the Christos teachings, and who have been most severely persecuted. Truth always makes Satan's followers angry. The path of the Truthbringer is never easy. The point must be made most clearly here that Paul/Saul was never a pure Truthbringer. He twisted Truth, and multitudes have been tricked by his deception. In reality he was a liebringer. By twisting the Master Teacher's words he aided the masses to miss the Truth.  Paul chose to dedicate his life to the Darkside. By doing so, he was used by the Pharisee Zionist camp, and served very well their master, Satan. For his service he has gained a place of honor in Satan's "War Book" and in the hearts of his followers of the Dark Brotherhood Brothers. Sananda spoke Truth when he said that Paul was, indeed, his "greatest enemy"!

 

References:

Phoenix Journal #2: And They Called His Name Immanuel: I Am Sananda, pp. 124-125 and pp. 164-165-  http://www.fourwinds10.com/journals/html/J002.html

Phoenix Journal #5 From Here to Armageddon, pp. 128-129- http://www.fourwinds10.com/journals/pdf/J005.pdf

The Phoenix Liberator, October, 1991, Volume 17, Number 2, p. 5. http://www.fourwinds10.com

Contact Newspaper, November 12, 1996 issue, article by Lady Nada, "Learning to Manifest the Christ Potential Within Self" http://www.phoenixarchives.com/contact/1996/1196/111296.pdf

The Talmud of Jmmanuel  www.fourwinds10.com/siterun_data/bellringers_corner/vital_articles/news.php

 pp. Chapter 26, verses 30-45 and Chapter 33.

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bellringer@fourwinds10.com